domenica 30 settembre 2012

SPAGNA. NUOVA MANIFESTAZIONE DEGLI INDIGNATI - 30 settembre 2012


Nuove manifestazioni in Spagna degli 'indignati', questa volta con performance inneggiante alla 'love revolution' e ad un vecchio slogan/canzone degli anni Settanta: "El pueblo unido jamás será vencido "

Il popolo unito non sarà mai vinto!
In piedi, cantiamo, che trionferemo,/ avanzano le bandiere dell'unità/ e tu verrai a marciare al mio fianco/ così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.
La luce di un'alba rossa/ annuncia ormai la vita che verrà.
In piedi, marciamo, che il popolo trionferà;/ sarà migliore la vita che verrà.
Conquistiamo la nostra felicità;/ in un clamore, mille voci di lotta si alzeranno;/ diranno canzoni di libertà.
Con decisione la patria vincerà.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
La patria sta forgiando l'unità; da nord e sud si mobiliterà,/ dalle saline ardenti e minerali, al bosco australe, uniti nella lotta e nel lavoro,/ andranno, la patria copriranno.
Il loro passo ormai annuncia l'avvenire.
In piedi, cantiamo, che il popolo trionferà.
Milioni ora impongono la verità;/ sono di acciaio, ardente battaglione, le loro mani portano la giustizia e la ragione.
Donna, con fuoco e valore, tu sei qui insieme al lavoratore.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!

Video della manifestazione: http://video.repubblica.it/dossier/crisi-spagna-2012/madrid-scontri-polizia-indignados-2-feriti-e-12-arresti/106417/104797?ref=search

sabato 29 settembre 2012

EVASIONE FISCALE E DIRITTO. ECO U., Evasione e compensazione occulta, L'ESPRESSO, 30 agosto 2012

Sulle regole del diritto san Tommaso aveva regole chiare e severe e non avrebbe concordato con Berlusconi quando diceva che i cittadini erano da comprendere se evadevano un fisco troppo esoso. La legge è legge

C i sono evasori fiscali in tutti i paesi perché il dispiacere di pagar tasse è profondamente umano. Ma si dice che gli italiani siano più inclini di altri popoli a questo vizietto. Perché?

giovedì 27 settembre 2012

ITALIA. DIVARIO NORD SUD. PROVENZANO G., Una decrescita amarissima, L'UNITA', 27 settembre 2012

Non può passare per un rituale. La presentazione del Rapporto Svimez è da tempo considerata un appuntamento fisso per fare il punto sul Mezzogiorno – e ad alcuni serve a rispolverare un po’ di quel meridionalismo dimenticato. Si discute di politica economica nazionale, e nel parterre si può incontrare persino un leghista come Giorgetti, mentre fuori il suo collega Calderoli continua ad abbaiare per la soppressione dell’ente. Con l’eco mediatica dei suoi numeri aggiornati, tutti intervengono e si chiedono per un momento “che fare?”. Subito dopo, troppi finiscono per tacere, pensando che in fondo tutto è stato già detto e scritto, e perfino in modo inconsapevole o inconfessabile distolgono lo sguardo altrove, come dopo un lungo déjà vu. Solo che stavolta non c’è niente di già detto e già visto. Non si è mai vista, almeno da quando abbiamo a disposizione dati comparabili, una spirale di arretramento economico e sociale, in un’area di venti milioni di abitanti, così allarmante.

lunedì 24 settembre 2012

ITALIA. RIFORMA DEL LAVORO. REDAZIONE, Fornero: "Riforma da estendere agli statali, LA REPUBBLICA, 24 settembre 2012

Il ministro ribadisce la sua convinzione nel corso della Conferenza Ocse sulle riforme strutturali italiane, a Roma. "Rispettare le specificità del settore pubblico". "La principale critica alla modifica dell'articolo 18 è sui giudici, ma quelli non possiamo cambiarli". In preparazione "un sistema di monitoraggio e valutazione" della riforma. Sulla Fiat: "Indirizzare produttività verso l'export

sabato 22 settembre 2012

ITALIA. CRISI FISCALE DELLO STATO ED EVASIONE FISCALE. REPORTAGE. POLO G., La riconversione dello spallone, IL MANIFESTO, 19 settembre 2012

A Como c'è una sola «industria» che non conosce crisi. Quella del trasporto illegale di denaro e oro. Un centinaio di professionisti che vengono contattati dalle banche italiane per soddisfare i clienti che vogliono portare in Svizzera il frutto dell'economia sommersa
 

IL CASO FIAT. REVELLI M., Uomini e no, IL MANIFESTO, 19 settembre 2012

Non è un problema tecnico. Non c'era bisogno di particolari competenze ingegneristiche o finanziarie per capire, fin dal 21 aprile di due anni fa, quando al Lingotto fu presentato in pompa magna, che il piano «Fabbrica Italia» stava sulle nuvole. Anche un bambino si sarebbe reso conto che quella produzione da aumentare dalle 650.000 auto del 2009 al milione e 400mila del 2014, quel milione di veicoli destinati all'esportazione di cui «300.000 per gli Stati Uniti» (sic!), quel raddoppio o poco meno delle unità commerciali leggere (dalle 150 alle 250mila) in meno di quattro anni, erano numeri sparati a caso. Così come quei 20 miliardi di euro d'investimenti in Italia (i due terzi dell'intero volume mondiale del Gruppo Fiat!), senza uno straccio d'indicazione sulla loro provenienza, senza un piano finanziario serio e trasparente, erano un gigantesco buio gettato sul tavolo verde.

È nato a Cuneo nel 1947. Docente di Scienze politiche dell’Università del Piemonte orientale “Amedeo Avogadro”. Scrittore, economista e sociologo, si è occupato dell’analisi dei processi produttivi, con particolare attenzione al fordismo, al post-fordismo e al tema della globalizzazione, della “cultura di destra” e in particolare della “destra radicale”, oltre che delle forme politiche del Novecento.

giovedì 13 settembre 2012

CINA. CONDIZIONI DI LAVORO ALLA FOXCONN. REDAZIONE, "Foxconn, condizioni di lavoro disumane" La denuncia di un giornalista infiltrato. LA REPUBBLICA, 13 settembre 2012

TAI YUAN (Cina) - Una fucina di progresso. La fabbrica dei sogni, delle meraviglie. La Foxconn International Holdings, la più grande multinazionale in fatto di componenti elettronici, con un giro d'affari da circa 60 miliardi di dollari e più di 1 milione e 200 mila dipendenti, è il colosso taiwanese dove nascono e vengono assemblati tutti gli esemplari del marchio di Steve Jobs, dagli iPad agli iPhone, fino alla neonata versione 5 del famoso smartphone. Ma dal 2009 la Foxconn è stata spesso tristemente citata sulle pagine di cronaca a causa di una serie di suicidi che hanno coinvolto i suoi dipendenti, stressati dall'iperlavoro e dalle cattive condizioni di vita. A ulteriore testimonianza dello scandalo, arriva il reportage di un giornalista cinese dello Shanghai Evening Post: fingendosi un operaio è entrato nella fabbrica di Tai Yuan, nella provincia cinese dello Shanxi, e ha pubblicato un diario della sua esperienza. Dieci giorni da "incubo" fra notti insonni, mobbing, scarafaggi e disumani tour de force nel polo tecnologico d'avanguardia.


mercoledì 12 settembre 2012

SOCIOLOGIA DEL LAVORO E CASO ALCOA. RICOLFI L., Perchè da noi il salvataggio è impossibile, LA STAMPA, 11 settembre 2012

Come si fa a non stare dalla parte dei lavoratori dell’Alcoa? Non è certo colpa dei salari operai se la multinazionale americana sta chiudendo alcuni stabilimenti non solo in Sardegna, ma in Europa (dismissioni sono in corso anche in Spagna).


giovedì 6 settembre 2012

CINA. LAVORATORI CHE RINUNCIANO AI DIRITTI. CHINAFILES per IL FATTO, 6 settembre 2012

Secondo l'Economist dietro alla multinazionale cinese si nasconderebbe il partito comunista più grande del mondo. E in azienda esistono anche i lavoratori "combattenti": quelli che fanno a meno di alcuni diritti (straordinari, maternità) per fare carriere e avere scatti di salario