venerdì 31 gennaio 2014

OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE. S. TRENTO, Industria, scordatevi i posti di lavoro, IL FATTO, 31 gennaio 2014

Ci sono in Italia oggi circa 3 milioni e 200 mila disoccupati (12,5 per cento), di questi 1,6 milioni sono disoccupati da 12 mesi e più (Istat), 660 mila sono giovani tra i 15 e i 29 anni: si tratta dell’11 per cento della popolazione di quella fascia di età. Due milioni di giovani non studiano e non lavorano. La questione cruciale non è tanto la riforma delle norme ma come favorire la nascita di nuovi posti di lavoro. Alcuni (il sindacato innanzitutto) pensano che sia ancora possibile aumentare i dipendenti pubblici. Ma siamo in epoca di spending review e quindi la tendenza è semmai quella di una riduzione. Nel 2013 abbiamo avuto una caduta del Pil di circa il 2 per cento e per il 2014 la crescita stimata è solo dello 0,6-0,7 per cento, troppo poco perché ci sia un impatto positivo sull’occupazione .

giovedì 30 gennaio 2014

LA CHIESA E L'ECONOMIA. S. NOTO, Papa Francesco, la condanna dell’usura e le incoerenze della Chiesa, IL FATTO, 30 gennaio 2014

Il Pontefice ha avuto parole dure nei confronti dell’usura. «Anatema», hanno titolato i giornali. Anche questa volta però in molti non hanno capito a cosa si riferisse il Santo Padre e quale sia la reale novità di queste affermazioni. Per la cronaca ricordiamo che la Chiesa ha sempre avuto una posizione di radicale condanna verso il prestito a interesse, mai modificata e probabilmente molto più forte di quella che si potrebbe pensare. Per il Magistero della Chiesa cattolica infatti, fin dall’epoca degli Apostoli, deve ritenersi tecnicamente usura (quindi peccato mortale) tutto ciò che «eccede» la restituzione del capitale ricevuto in prestito, fosse anche un solo centesimo.

lunedì 27 gennaio 2014

FIAT LONTANA DALL'ITALIA. ECCO COME AGISCE UNA MULTINAZIONALE. REDAZIONE, Fiat verso la quotazione a New York. La sede fiscale sarà in Gran Bretagna, LA REPUBBLICA, 26 gennaio 2014

MILANO - Settimana della verità per il futuro di Fiat-Chrysler. Dopo aver compiuto ufficialmente la scalata alla casa di Detroit, che ora è al 100% nelle mani del Lingotto, il gruppo automobilistico si prepara al consiglio di amministrazione del prossimo 29 gennaio. Oltre a conti molto attesi, c'è grande curiosità perché lo stesso Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat-Chrysler, ha spiegato che in quell'occasione verranno discussi la Borsa sulla quale verrà quotato il nuovo gruppo, la sede legale della società e anche il suo nome.

venerdì 24 gennaio 2014

L'ECONOMIA E TECNOLOGIA DEL FUTURO. M. GAGGI, L’economia digitale ci salverà Lentamente, però, non subito, IL CORRIERE DELLA SERA, 22 gennaio 2014

Prima o poi la tecnologia ci salverà. Non si limiterà a distruggere posti di lavoro come ha fatto fin qui. L’economia digitale creerà nuovi settori, nuovi prodotti e occasioni di lavoro. Ma, com’è avvenuto nelle rivoluzioni industriali precedenti, dal motore a vapore all’elettricità, ci vorranno decenni per entrare nella nuova era di sviluppo. Nel frattempo ci sarà da stringere i denti.

lunedì 20 gennaio 2014

DISEGUAGLIANZA ECONOMICA. E. FRANCESCHINI, Gli 85 paperoni della terra sono ricchi come i 3,5 miliardi più poveri, LA REPUBBLICA, 20 gennaio 2014

LONDRA - Ottantacinque persone messe insieme hanno gli stessi soldi di tre miliardi e mezzo di persone messe insieme. E' l'equazione che riflette lo spaventoso e crescente gap tra ricchi e poveri sul nostro pianeta.

mercoledì 15 gennaio 2014

CAPITALISMO IPERCONSUMISTA. P. BEVILACQUA, Consumare di notte, L'INTELLETTUALE DISSIDENTE, 18 dicembre 2013

Scriveva Marx, ai suoi tempi, che nella società capitalistica i paesi industrialmente più avanzati indicano agli altri il proprio avvenire. Chi è più avanti nello sviluppo anticipa trasformazioni e fenomeni che anche gli altri, più indietro nel processo di modernizzazione capitalistica, conosceranno qualche decennio più tardi.
Questa analisi-profezia, che ha resistito gagliardamente alla prova del tempo, sembrava essersi appannata nella seconda metà del XX secolo, quando un capitalismo incarnato e imbrigliato nelle culture e nelle istituzioni nazionali, sembrava dare a ciascun paese un proprio Sonderveg, come dicono i tedeschi, un proprio originale sentiero. I paesi  europei, ad esempio, col loro solido welfare, si distinguevano dagli Usa e sembravano capaci di contenere e filtrare i fenomeni  più dirompenti che in quel paese facevano da avanguardia. Ma questo scarto è durato poco e,  sotto la furia del pensiero unico – che nell’ultimo trentennio ha visto capitolare molti antichi presidi nazionali di costume e di cultura – lo sguardo anticipatore di Marx ha acquistato un nuovo e lucente smalto.

CAPITALISMO IPERCONSUMISTA. ORESTE PIVETTA, Destino segnato, noi consumati dai consumi. Recensione a B. Barber, Consumati, L'UNITA', 9 maggio 2010

I bambini di sei mesi sono in grado di costruirsi immagini mentali dei loghi e delle mascotte delle aziende. Alla maniera delle oche che adottavano Konrad Lorenz come un padre o una madre, vista la sua faccia barbuta aprendo gli occhi, i neonati d’oggi pare si tengano fissi al cuore la sigla di omogeneizzati o la griffe di un costumino. Li manderanno a memoria per il futuro.

ASCOLTA LA LETTURA DI ALCUNE PAGINE DEL LIBRO DI BARBER:
http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/letture-da-radio24/2011-01-02/barber-veneto-barnard-175410.php?idpuntata=gSLAE4Gv&date=2011-01-02

martedì 14 gennaio 2014

CRISI ECONOMICA E SUPERSTIZIONI. LAVOCEINFO, L’economia in crisi fa crescere le fatture dei maghi, IL FATTO, 14 gennaio 2014

Nei primi sei mesi del 2013 il fatturato presunto di maghi, cartomanti e simili avrebbe raggiunto gli 8,3 miliardi. In crescita netta rispetto a solo pochi anni fa. Un fenomeno che potrebbe essere collegato alla crisi economica. Eppure anche i tedeschi dimostrano una certa passione per l’occulto.
di e , 14.01.14, lavoce.info

lunedì 13 gennaio 2014

SOCIOLOGIA DEL LAVORO. A. R. CILLIS, "La strada della rinascita? Fare di un hobby il proprio lavoro". Intervista con D. De Masi, LA REPUBBLICA, 10 gennaio 2014

Per il sociologo Domenico De Masi il futuro sta nel trasformare le proprie inclinazioni in un mestiere vero e proprio. Un'ipotesi che porta avanti da trent'anni e che in questo momento storico, sostiene, è una soluzione possibile per sopravvivere alla crisi. E aggiunge: "Bisogna lavorare tutti meno, guadagnare meno ma lavorare tutti".

venerdì 10 gennaio 2014

TEORIE ECONOMICHE. M. HALBWACS, Rappresentazioni ad alta intensità emotiva, IL MANIFESTO, 9 gennaio 2014

Finora inedito in Italia, il testo qui presentato contesta la centralità dell’economia nella formazione delle classi, privilegiando invece le «credenze» e i «costumi». Studioso noto per le sue opere sulla memoria storica affronta un tema che continua a dividere. Nel capitalismo, la richiesta monetaria è insufficiente a spiegare il conflitto politico di classe

lunedì 6 gennaio 2014

RICCHEZZA E CATTIVERIA. F. MARCELLI, Sistema Italia: la cattiveria dei ricchi e il cattivismo dei poveracci, IL FATTO, 6 gennaio 2014

Sono stati pubblicati recentemente i risultati di una serie di studi, da cui emerge che essere ricchi renderebbe più cattivi.  Secondo lo psicologo autore dello studio, che ha preso in considerazione il comportamento dei giocatori a Monopoli, quelli favoriti nell’attribuzione delle fiches tenderebbero a infischiarsene della situazione dei giocatori meno fortunati e ad assumere atteggiamenti molesti. Più significativamente, a mio parere, lo stesso studioso ha messo a confronto le scelte nei confronti della beneficenza di ricchi e meno ricchi, più propensi dei primi a donare. Ancora, è stata rilevata una maggiore tendenza dei ricchi a barare, rubare le caramelle destinate ai bambini e non rispettare le strisce pedonali.

mercoledì 1 gennaio 2014

INDUSTRIA DEL SESSO E DENARO. CLAUDIO PAUDICE, Wellness Hotel & Erotic, italiani emigranti in fila alla spa del sesso in Austria. "Siete voi i migliori clienti", L'HUFFINGTON POST, 30 dicembre 2013

Gli italiani, popolo di emigranti. A spingerli a lasciare il Bel Paese non è però solo la voglia di trovare un lavoro e maggiori possibilità economiche. Lo fanno anche per sesso. Lo sa bene Michael Muller, direttore del WellnessHotel&Erotic di Hohenturn in Austria: un albergo a 5 stelle per "fare l'amore" a pagamento. La prassi è semplice: si entra, ci si spoglia, e con l'accappatoio bianco e nulla sotto si può usufruire dei servizi della struttura. Nulla di nuovo, per carità. Se non fosse che si trova in Carinzia, a un tiro di schioppo dal confine con l'Italia. E il nostro Paese si fa, ovviamente, rispettare. "I migliori clienti? L'85% delle persone che vengono qui sono italiane", dice Muller.