venerdì 27 ottobre 2017

UNA POLEMICA SUL SAGGIO DI R. VENTURA 'TEORIA DELLA CLASSE DISAGIATA' . C. FORMENTI, Capitalismo e decrescita culturale, MICROMEGA, 25 ottobre 2017

Scorrendo l’ultimo numero della rivista online Città Futura, mi sono imbattuto in un lungo articolo di Valeria Finocchiaro che ingaggia un serrato corpo a corpo con un libro di Raffaele Alberto Ventura (“Teoria della classe disagiata”, edizioni minimum fax) nel quale si avanza l’ipotesi che l’inflazione di giovani laureati, a fronte di un mercato del lavoro che offre loro (se e quando li offre!) posti di lavoro sottopagati e mansioni al di sotto delle loro competenze, andrebbe affrontata praticando una sorta di “decrescita culturale” (riducendo cioè drasticamente il numero delle iscrizioni ai corsi universitari, in particolare a quelli di orientamento umanistico).

SOCIOLOGIA DEL LAVORO. M. MAGATTI, Economia dell’esistenza, la via per salvare il lavoro, CORRIERE DELLA SERA, 26 ottobre 2017

La storia recente del nostro Paese è tutta racchiusa nella diversità dei destini delle ultime tre generazioni. Quella del dopoguerra ha lavorato con passione e speranza creando una grande ricchezza diffusa per sé e i propri figli. Poi è arrivata la generazione del baby boom — cresciuta col benessere e investita dal vento forte della globalizzazione neoliberista — che, partita piena di speranze, lascia di fatto in eredità molti debiti e pochi figli. Ora è arrivata la generazione dei Millennials, cresciuti in un mondo di aspettative discendenti e purtroppo spesso costretti alla scelta tra emigrare o stare in panchina.

sabato 14 ottobre 2017

NOBEL PER L'ECONOMIA A R. THALER. E. BRANCACCIO, Nobel Economia 2017: Thaler e le contraddizioni della “spinta gentile”, MICROMEGA, 11 ottobre 2017


Nobel 2017 per le scienze economiche assegnato a Richard Thaler dell’Università di Chicago, per i suoi contributi allo sviluppo dell’economia comportamentale. Una branca di ricerca promettente che tuttavia Thaler non sgancia dall’ideale normativo della teoria neoclassica, generando alcune aporie anche sul terreno delle sue proposte di politica economica. A cominciare dalla “spinta gentile” dei governi per indurre i lavoratori a risparmiare di più e a investire nel mercato azionario, della cui razionalità egli stesso ha dubitato.

di Emiliano Brancaccio, da economiaepolitica.it

venerdì 13 ottobre 2017

AUTOMAZIONE E DISOCCUPAZIONE. R. PETRINI, Allarme a Washington: così la tecnologia ruberà posti di lavoro e stipendi, LA REPUBBLICA, 13 ottobre 2017

WASHINGTON - "Sorprendente", dice James Manyika, capo del McKinsey Global Institute, che l'Fmi ha chiamato per tenere una delle conferenze sul "Futuro del lavoro". "Sorprendente" è la progressione con cui avanzano le innovazioni tecnologiche e le capacità delle macchine di lavorare, meglio degli umani. Un esempio tra i tanti: solo nel 2011 il margine di errore delle macchine nel riconoscimento e nella classificazione delle immagini era del 26 per cento, oggi è sceso al 3 per cento. Il problema è che gli umani sono meno efficienti e fanno errori più alti: in media il 5 per cento.

lunedì 9 ottobre 2017

TEORIE ECONOMICHE OCCIDENTALI. PSICOLOGIA ED ECONOMIA. PREMIO NOBEL 2017. REDAZIONE, Richard H. Thaler è il premio Nobel 2017 per l'Economia, LA REPUBBLICA, 9 ottobre 2017

MILANO - È Richard H. Thaler il vincitore del premio Nobel 2017 per l'Economia. Statunitense, settantadue anni lo scorso 12 settembre, è docente all'università di Chicago. Il premio - spiega la Royal Swedish Academy of Sciences - è stato attribuito per i suoi studi in economia comportamentale, ovvero quella branca che, impiegando concetti tratti dalla psicologia, elabora modelli di comportamento alternativi rispetto a quelli formulati dalla teoria economica standard.

ECONOMIE. INDIA. PROTESTE CONTRO L'ESPROPRIO DI TERRE AI CONTADINI. DA LA REPUBBLICA, 9 ottobre 2017

https://kikukula.blogspot.it/2017/10/india-proteste-contro-le-terre.html

sabato 7 ottobre 2017

LE NOVITA' DEL JOBS ACT SU LICENZIAMENTI E REINTEGRO. F. MONTORIO, Articolo 18 e Jobs act: licenziati in qualsiasi momento, reintegrati praticamente mai, IL FATTO, 4 ottobre 2017



* L'autore dell'articolo è dipendente assicurativo con una trentennale esperienza maturata presso Società Leader. Professional Coach (diplomato ACSTH-ICF), ho tenuto docenze seminariali presso l’Università Insubria di Varese (Scienza della Comunicazione). Difendo la Costituzione col Comitato per il No di Milano, ora realizzo incontri per far conoscere la drammaticità delle Leggi di Monti e Renzi sui licenziamenti individuali e sostenere il ripristino dell’art. 18. Sono associato a Giuristi Democratici

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Il Jobs act ha introdotto nel nostro ordinamento il contratto di lavoro a tempo “indeterminabile”. In pratica, dal 7 marzo 2015si può essere licenziati in qualsiasi momento e senza particolari motivazioni. “Conquista” vanto di Renzi: Noi abbiamo infranto il tabù dell’art. 18.

martedì 3 ottobre 2017

DISEGUAGLIANZA ECONOMICA NEL MEDIOEVO ED OGGI. G. ALFANI, La concentrazione della ricchezza? Oggi come nel Medioevo, CORRIERE DELLA SERA, 27 aprile 2017

Secondo una stima recente, nel 2010 il 10% più ricco della popolazione dell’Europa occidentale deteneva il 64% della ricchezza complessiva. Una situazione che rispecchia un livello di disuguaglianza elevato, purtroppo in crescita negli ultimi decenni, ma – si potrebbe pensare – perlomeno inferiore rispetto a quello sopportato dai nostri antenati.